Attivi a Lanzada dal 1970
Nel 1936 Mauri Angelo, padre di Mauri Italo, proveniente da Galbiate (provincia di Lecco) arriva a Chiesa in Valmalenco, dove lavora come capo cava alla Serpentino d'Italia, di proprietà del senatore Migoni.
Nei primi anni '50 lavora a Lanzada per la costruzione delle gallerie di Campo Franscia, realizzate per raggiungere le dighe di Campo Moro.
A Tornadri addocchia i trovanti (massi abbandonati) di serpentino e successivamente da inizio alla propria attività di escavazione, sotto il nome di Mauri Angelo. Ai tempi l'attività consisteva nell'estrazione e vendita del serpentino.
Insoddisfatto per le diverse tipologie di colore dei blocchi si impegnò per ottenere una concessione della cava delle Prese, dalla quale ottenne blocchi più uniformi.
Nel 1954 Mauri Italo, quattordicenne, inizia a collaborare alla cava Le Prese e nel 1970, quando quest'ultimo diventa titolare, apre la cava Dossi di Franscia.
Nel 1995, quando subentrano i figli Mauri Roberto, Mauri Claudio e Mauri Angelo, si da inizio alla Marmi Mauri srl. Tale società, oltre all'estrazione del materiale, si occupa anche delle lavorazioni di esso per ottenere prodotti finiti.
Oggigiorno, in ditta lavora la quarta generazione della famiglia (Mauri Paolo).